PLEASURE TO KILL (KREATOR, 1986)

THRASH METAL ALL'ENNESIMA POTENZA. Quando si dice Kreator si dice Thrash metal all'ennesima potenza, senza compromessi e senza la presunzione di apparire tecnicamente fantastico, orecchiabile, o eticamente corretto. Pleasure To Kill, il secondo album di questo trio scatenato che partendo dalla Germania (patria natia di moltissime band thrash, citerò solo Destrucion, Sodom, Tankard e Vendetta per darvi un'idea...) è arrivato a conquistare il mondo metal mettendo in discussione lo strapotere delle band americane che in quegli anni spopolavano con album (in ogni caso grandiosi) come Reign In Blood o Master of Puppets, è una summa di tutto questo. Ma cos'è che rende speciale questo trio formato da Mille Petrozza alla chitarra e voce, Jürgen Rail alla batteria e Rob Fioretti al basso? Anzitutto il fatto di aver sfornato un grandioso capolavoro dopo il centro del debutto "Endless Pain": incentrando il discorso sull'album in questione, ai Kreator va al merito di aver portato avanti un thrash metal decisamente più grezzo, violento e quasi brutale rispetto a tutto ciò che nello stesso tempo il panorama thrash mondiale partoriva, facendo scomparire le mancanze tecniche della band (che si possono notare ad esempio nei vari passaggi sbagliati da Reil e la voce a volte quasi strozzata di Petrozza) dietro ad un'emotività, una passione e una carica assurde. Andare ad analizzare le singole canzoni è un lavoro improbo e forse inutile, ma meritano di essere citate almeno quelle di maggior impatto. I pezzi più blasonati e sicuramente tra i meglio riusciti dell'album sono senza dubbio la devastante title-track, la furibonda "Ripping Corpse" e "Riot Of Violence", in cui assistiamo ad un'ottima performance al microfono di Jürgen Reil (così come su "Death Is Your Saviour" e "Command Of The Blade"). Le altre canzoni non meritano certo di essere tenute meno in considerazione ma complice l'estremo livello dei pezzi sopracitati e la poca flessibilità della set-list in sede live della band, vengono spesso dimenticate. Quando comprerete questo album (che qualunque thrasher DEVE avere nella sua collezione), non commettete questo errore, e date ampio spazio a canzoni proprio come quelle con Reil alla voce, ma più in generale a tutto l'album, dato che in 9 tracce in questo prodotto non è presente neanche un punto debole che possa fare calare il piacere estremo e la grande carica che trasmette. da Metallized.it.