SCHIZOPHRENIA (SEPULTURA, 1987)

EVOLUZIONE SEPULTURA. Dopo il discreto ed acerbo Morbid Visions i Sepultura pubblicano nel 1987 il loro secondo album Schizophrenia per la sconosciuta casa discografica Cogumelo. Le novità positive di questa release riguardano una produzione superiore (sebbene ancora di gran lunga insufficiente) rispetto a quella orribile del primo lavoro ed un miglioramento delle liriche che iniziano ad abbracciare tematiche a sfondo sociale e politico abbandonando a poco a poco il satanismo delle origini. Sotto il profilo musicale il sound si attesta su un thrash/death duro, aggressivo ancora, però, troppo primordiale ed influenzato da gruppi storici come Metallica, Slayer, Venom e Possessed. I riffs sono abbastanza precisi, veloci e sempre più convincenti, il drumming di Igor Cavalera è piuttosto efficace, mentre la voce di Max Cavalera sembra risentire della ancora deficitaria produzione e non è ancora quella che andrà affermandosi come una tra le migliori in campo metal da Beneath The Remains in poi. Da evidenziare in negativo gli evidenti errori nella pronuncia di alcune parole. Un breve ed efficace Intro suonato da un'acido violino fa da apripista alla devastazione sonora composta da un trittico in puro thrash style: From The Past Comes The Storms (narra dei fantasmi del passato presenti nella mente di un assassino che ha ucciso vittime innocenti), To The Wall e la violentissima Escape To The Void uno dei brani più in evidenza di questo lavoro. Decisamente interessanti le strumentali Inquisition Symphony -una specie di marcia funebre che ricorda terribilmente lo stile dei Metallica in Orion e Call Of Ktulu e che si apre con un delicato arpeggio di chitarra acustica- e la breve classicheggiante The Abyss. Simpatica la melodia da circo che conclude la discreta Rest In Pain. Meno convincenti, a mio avviso, Screams Behind The Shadows e Septic Schizo. Il brano migliore è di gran lunga la conclusiva Troops Of Doom, già presente nel disco precedente e qui magistralmente rivisitata. Si tratta di una canzone talmente bella che ancora oggi viene proposta nei concerti dal vivo non soltanto dai Sepultura ma anche dai Soulfly di Max Cavalera. Schizophrenia non è un album fondamentale nella straordinaria discografia della band ma si fa comunque apprezzare perché include alcuni brani di buona qualità compositiva, pieni di cambi di velocità e furiose cavalcate strumentali. Siamo, tuttavia, ancora troppo lontani dal livello che il gruppo saprà con il tempo raggiungere fino a farlo diventare uno dei più importanti nella storia dell’heavy metal. Metallized.it