THE SYSTEM HAS FAILED (MEGADETH, 2004)

UN PASSATO DA RECUPERARE. Forrest Gump diceva che la vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita... ciò che accade quando ci si appresta ad ascoltare un nuovo album dei Megadeth è molto simile. L'incostanza che è ormai parte del DNA di questa band, a partire dalla line up fino ad arrivare alla qualità della musica proposta, ha mietuto in questi anni una importante quantità di vittime sia tra i fan di vecchia data, traditi dall'anonimo quanto inevitabile Cryptic Writings, sia tra i nuovi, con quell'abominio sonoro che porta il nome di Risk, lasciando i 4 in una situazione di stallo. Ci riprova The World Needs A Hero a risollevare le sorti di una band arrivata ormai al capolinea, ma si rivela un altro buco nell'acqua. Passa del tempo e tra vicende alterne inaspettatamente ecco che sorge dal nulla questo The System Has Failed. Che dire, sembrano i Megadeth! Bei pezzi, tirati, tecnici, pieni di assoli (anche se l'assenza del buon vecchio Marty Friedman continua a farsi sentire!) si incrociano con altri più cadenzati, melodici ma sempre di ottima fattura. Tutto bene fino alla traccia numero 7, poi il vuoto. Gli ultimi 5 pezzi non sono granchè. Tutto sommato il disco comunque non è male e si lascia ascoltare con un certo piacere. Il problema a mio parere è un'altro: c'è ancora bisogno dei Megadeth? La musica come ogni altra forma d'arte va associata al periodo storico al quale essa appartiene. La proposta dei Megadeth fino a Countdown to extinction era eccellente, poi c'è stato il cambio di rotta, un po come i Metallica hanno fatto con Load, simbolo di una naturale evoluzione stilistica, e in seguito il disfacimento. Questo disperato tentativo del Mustaine di voler trascinare ancora il nome dei Megadeth proponendo nuovo materiale che però suona come se fosse vecchio può essere un modo per tornare in carreggiata e per riconquistare la fiducia dei vecchi fans, ma ora come ora tutto ciò che viene proposto nel nuovo album sa troppo di già sentito, sia per le sonorità che per gli arrangiamenti, elemento che provoca nell'ascoltatore una perdita di interesse nel giro di pochi ascolti.