GIRLS, GIRLS, GIRLS (MOTLEY CRUE, 1987)

BOYS AND GIRLS. Anno 1987. La scena hair/glam rock americana è soggetta, finalmente, ad un cambiamento. Con l'avvento dello street glam, variante del genere certamente più "hard" ed impegnata di quello classico tutto rossetti, lustrini e ragazzine innamorate, i vecchi gruppi sentono il dovere di riciclarsi. A fronte dell'avvento di gruppi come Guns n' Roses prima e Skid Row poi, che invece di cori festaioli e power ballads offrono un rock più grezzo, ruvido ed esistenzialistico, i "classici" glam rockers, quasi imbarazzati, sentono il dovere di darsi una regolata e di incidere qualcosa di più serio, di più rock che glam. In questa trasformazione si inserisce"Girls Girls Girls"; due anni dopo lo sterile "Theatre of Pain", nonchè dopo due album dove i Crue si vestivano con tacchi alti e ogni sorta di cincaglieria addosso, arriva finalmente una doccia rigenerante di rock n' roll. Per la prima (e non ultima) volta li vediamo in uno stile più asciutto, meno pomposo, più serio, in sella alle loro Harley che se ne vanno per ragazze; anzi per puttane, perchè altrimenti Mick Mars le fa scappare tutte! Il disco apre con "Wild Side", una buona opener dal ritmo sostenuto che è un po' il manifesto del loro voler mostrare il lato "duro e selvaggio" della band. Pecca solo per la mancanza d'assolo. Si prosegue con la title track "Girls Girls Girls" che, come messaggio, è del tutto simile all'opener, solo gode di un riff un po' più accattivante, di un bel solo di Mars alla fine. Dopo le prime due canzoni il disco ha già detto quasi tutto quello che c'era da dire. Interessanti brani come "Bad Boys Boogie", dove si sentono gli anni 70', in particolare Aerosmith e Kiss, e "All In The Name Of...", ideale per rendere l'idea di "hard" rockers". Gradevole anche la ballad "You're All I Need". Per il resto si trattano di meri riempitivi o, come "Nona", dedicata alla morte della nonna di Nikki Sixxx, di esclusivo valore personale. Per chiudere una bella cover live di "Jailhouse Rock" di Elvis, tanto per fare un ulteriore passo il più lontano possibile dalprecedente style.