UN POWER METAL PIU' POTENTE. La leggenda ha inizio, questo è il primo disco di un gruppo che ha rivoluzionato completamente il concetto di power-metal. Con i Blind Guardian, il sound creato dagli Helloween diviene ancora più tosto, ruvido, pesante e dinamico: un'evoluzione che gli stessi BG proseguiranno negli anni '90, giungendo a livelli tecnici e di elaborazione delle melodie davvero innovativi e del tutto personali. In realtà i Blind Guardian esistevano già prima di questo 1989, anche se si chiamavano Lucifer's Heritage e avevano pubblicato solo un paio di demo. Messi sotto contratto finalmente hanno la possibilità di mostrare di che pasta sono fatti, e in questo Battalions of Fear ci presentano alcune canzoni su cui hanno lavorato per anni, alcune già presenti nei loro demo. Indubbiamente uno dei dischi più belli dei Blind Guardian, con canzoni così elaborate e mature da non sembrare assolutamente un'opera prima. La galoppata si apre con le prime note di 'Majesty ' lunga suite d'apertura di oltre sette minuti e mezzo con cui i Guardian ci fanno subito scuotere le teste: all'interno ci sono tutti i clichè classici del loro stile, potenza tellurica e melodia, velocità e precisione. La scorribanda si esaurisce in un'esplosione travolgente di entusiasmo e ci porta alla successiva 'Guardian of the Blind'. Potenza allo stato puro, una delle canzoni che hanno fatto la storia di questo gruppo tedesco, con un ritornello che 'prende' nel vero senso della parola, trascinandoci in un pogo forsennato anche tra le mura di casa. 'Trial by the Archon' è un corto pezzo strumentale che introduce la successiva 'Wizard's Crown'. Si passa poi a 'Run for the Night '(presentata anche in versione live in Tales from the Twilight World), una classica canzone in stile Guardian, potente e veloce. Come la successiva 'The Martyr': potrà sembrare ripetitivo ma l'essenza del platter, e in generale del Guardian Sound, è la velocità folle ed esaltante ricamata assieme ad una potenza devastante. Canzoni che ad un primo ascolto possono sembrare solo sfoggio di potenza ma che in successivi ascolti rivelano una struttira piuttosto complessa nella stesura dei brani. E' infatti questa una delle caratteristiche che hanno reso conosciuti e famosi i Guardian. 'Battalions of Fear' è la title-track del disco e presenta nel dipanarsi della canzone ancora tutti quegli stilemi che hanno permesso al gruppo tedesco di affermarsi per quello che è, con le meravigliose elaborazioni chitarristiche e la sezione batteristica compatta come un pugno in faccia. In chiusura del disco due canzoni che ci presentano uno dei temi fondamentali di tutta la produzione dei Blind Guardian, e cioè l'opera del grande J.R.R.Tolkien con canzoni che già nel titolo -'By the Gates of Moria' e 'Gandalf's Rebirth'- ci riportano alla mente due dei momenti più emozionanti del 'Signore degli Anelli', fissati in modo indelebile nella mente di chiunque abbia letto quello straordinario libro. Per concludere direi che siamo di fronte a un disco da avere, non solo perchè si tratta del primo capitolo di una band storica nel panorama metal mondiale ma anche perchè ne riporta all'interno sia le sfaccettature che saranno riprese nel futuro sia quelle di stampo più primitivo, elementi di un power diretto e più duro di quello medievaleggiante che i Guardian sapranno regalarci in futuro.