IMAGES AND WORDS (DREAM THEATER, 1992)

IL DISCO PERFETTO. IMAGES AND WORDS è considerato il capolavoro dei Dream Theater; pietra miliare nel mondo del metal progressivo e termine di paragone per ogni nuova uscita discografica in questo settore. La band dimostra come sia possibile fondere in modo perfetto tecnica, songwriting, atmosfera ed immagini che parlano attraverso le note, senza perdere di vista con eccessivi virtuosismi lo scopo stesso della canzone. La grande sfida dei Dream Theater (ampiamente vinta) è stata quella di unire le caratteristiche della musica progressive creando nello stesso tempo brani orecchiabili e diretti. Pull Me Under, brano d’apertura con scale e controscale che si alternano con una semplicità disarmante, descrive un uomo anziano ormai stanco di vivere che invoca la morte. Il suo arrivo, fatale ed improvviso, è rappresentato dalla brusca interruzione di tutti gli strumenti. Seguono Another Day, Take The Time e Surrounded (tre ottimi brani che spaziano dalla classica ballata ad un prog rock di stampo metallico). Il capolavoro è però Metropolis – Part I “The Miracle And The Sleeper” , con la sua tematica delle tre danze universali (la morte, l’inganno e l’amore) viste attraverso gli occhi del miracolato e del dormiente. Un brano tipicamente progressive e dunque da ascoltare mille volte per essere assimilato al meglio, capace di bombardare l’ascoltatore con un’enormità di emozioni. Ed è qui che le doti compositive dei 5 musicisti vengono messe in luce: Portnoy alla batteria con ritmiche precise e difficilissime, John Myung al basso con un veloce tapping; John Petrucci alla chitarra si inventa assoli altamente originali e tutt'altro che scontati, dimostrando di essere uno dei migliori chitarristi sulla piazza (non per niente ha partecipato a un G3 con Joe Satriani e Steve Vai). Kevin Moore, alle tastiere, crea atmosfere irreali mentre il cantante James LaBrie mette in mostra un ampiezza vocale invidiabile. Da segnalare anche l'ultima canzone: Learning To Live; un inno alla vita, con un travolgente e lungo assolo di chitarra e tastiera che delizierà le vostre orecchie. Superfluo dire che i testi sono assolutamente da leggere (i temi trattati ruotano attorno alla figura dell'essere umano in rapporto alla vita). Si tratta dunque di un disco da avere a tutti i costi se amate la buona musica suonata da gente intelligente ed ispirata. Una fabbrica di Immagini e Parole perfettamente amalgamate. Chi poteva partorirla se non il Teatro dei Sogni?