PRIMI PASSI NELL'ESTREMO. Show No Mercy è l'esordio discografico degli Slayer, avvenuto nel lontano 1983, che insieme a Kill'Em All dei Metallica diede il via al thrash metal statunitense. In quell'anno, il 1983, la scena della musica rock più dura era dominata dall'heavy metal classico britannico ma si avvertivano i primi passi di gruppi che volevano, musicalmente, spingersi oltre rispetto ai loro precursori e tra questi figurano gli Slayer. Tuttavia, gli Slayer di Show No Mercy erano abbastanza differenti da quello che sarebbero diventati dopo. L'album, sebbene sia categorizzato nel thrash metal, è fortemente ancorato al sound dei Judas Priest e dei gruppi della NWOBHM, in particolare Iron Maiden e Venom. Araya disse in un intervista che lo stile musicale dei Venom influenzò molto il lavoro di questo disco e citò anche i Mercyful Fate come influenza per il lavoro svolto in Show No Mercy. Nei crediti del disco figura anche l'allora sconosciuto Gene Hoglan (in seguito noto batterista di Dark Angel, Death, Testament e Strapping Young Lad). Hoglan, in quel periodo, era il tecnico delle luci della band e partecipò al coro in Evil Has No Boundaries. La voce di Tom Araya alterna acuti taglienti a voci "luciferine", Kerry King e Jeff Hanneman eseguono spesso assoli striduli e veloci in modo alternato, sullo stile dei loro ispiratori K.K. Downing e Glenn Tipton dei Judas Priest, mentre Dave Lombardo suona ritmiche pesanti e precise con una tecnica essenziale. In questo disco il batterista suona con una sola cassa, suonando colpi veloci e ben assestati con un pedale. Lombardo userà la doppia cassa da Haunting the Chapel in poi, in quanto fondamentale per l'estremizzazione della loro musica. La produzione dell'album è ancora musicalmente sporca e immatura, il tutto è giustificato dalla data di produzione del disco e dai pochi mezzi economici a disposizione (i costi della produzione vennero sostenuti da Araya e dal padre di King, senza il supporto dell'etichetta discografica). A parte ciò, il disco presenta brani divenuti classici del gruppo e di tutto il thrash metal. Il disco alterna pezzi veloci ed ossessivi di matrice thrash (Evil Has No Boundaries, Black Magic, Fight 'Till Death) a quelli con una forte componente heavy metal (The Antichrist, Die By The Sword, Tormentor). Una menzione speciale va anche fatta per The Final Command (il cui primo nome era Blitzkrieg), essendo il primo brano della band dove viene trattato l'argomento del nazismo, il quale li vedrà accusati in prima persona fino ai giorni nostri.